L’allergia al nichel si manifesta molto spesso con dermatite, eczemi, arrossamenti, pelle secca, prurito. Ne soffre circa il 15% delle persone, maggiormente donne, che hanno una sensibilità più accentuata verso questo metallo, e lo scoprono dopo il contatto con gioielli, monete e oggetti contenenti nichel.
Molte persone, che apparentemente non hanno problemi sulla pelle, lamentano mal di testa, stanchezza cronica e dolori articolari.
Il nichel infatti è molto presente nell’ambiente che ci circonda e soprattutto nel cibo che ingeriamo ogni giorno.
Si trova nei cosmetici, nei detergenti, nei tessuti, nelle pentole, e soprattutto nel terreno su cui vengono cresciute coltivazioni di frutta, verdura e ortaggi.
Cominciamo col dire che:
Spesso viene chiamata “allergia al nichel” o “intolleranza” o “sensibilità”, ma è una condizione che si presenta solo quando aumenta l’esposizione a questo metallo e solo in persone che hanno una predisposizione particolare, di cui parlerò tra poco.
Il termine “Allergia” ha senso quando il nostro corpo manifesta una reazione importante del sistema immunitario anche alla minima dose di una sostanza e anche se ci entra in contatto una sola volta nella vita.
Con il nichel, e con tanti “allergeni” che escono fuori continuamente quando si eseguono i canonici test delle intolleranze, la situazione è ben diversa.
Qui si parla di una reazione che si innesca ad un certo punto della nostra vita e successivamente si aggrava nel tempo, a mano a mano che il nostro corpo riceve quotidianamente anche una minima dose di nichel.
Dobbiamo immaginare il nostro corpo come una bacinella.
Ogni giorno la riempiamo di tossine, attraverso ciò che mangiamo, beviamo, respiriamo, ma anche tutti i prodotti che applichiamo sulla pelle, i detergenti, i cosmetici,…
E non per ultime le tossine che produciamo noi stessi, con lo stress (e tutto ciò che aumenta lo stress come lo stile di vita e gli ambienti illuminati artificialmente) ma soprattutto lì dove “nasce” il sistema immunitario: nell’intestino!
Per fortuna il nostro corpo è una macchina perfetta, sa bene come elaborare ed espellere le tossine.
Tutto funziona finché, a un certo punto, ciò che entra (e che produciamo) è più di ciò che riusciamo ad eliminare, la bacinella si riempie e anche un granello di tossicità manda fuori uso il nostro sistema immunitario.
Questo succede con il nichel!
Ogni giorno veniamo a contatto con numerose tossine, e il nichel è solo la più diffusa e quella con cui abbiamo più spesso a che fare.
Le persone che hanno un livello di tossicità più elevato, per i motivi spiegati sopra, saranno le più inclini a risultare positive ai test.
Difficile, o impossibile, trovare articoli o informazioni che cerchino di indagare la CAUSA dell’allergia al nichel, piuttosto che darci sempre e solo indicazioni su COSA ELIMINARE DALLA DIETA!
E ancora più improbabile sentire qualcuno, anche professionista sanitario, che riconduca il problema alla disbiosi intestinale, e si concentri ad aiutare il paziente a RISOLVERE LA CAUSA una volta per tutte.
Vedo persone impazzire nella spesa quotidiana, nell’acquistare gioielli, oggetti, tessuti…il nichel è solo la punta dell’iceberg, ed evitarla non ci salva dalla massa di ghiaccio contro cui ci stiamo comunque scontrando.
Oggi è il nichel, domani sarà il polline, la polvere, gli insetti, altri cibi…
È probabile che tu abbia già letto qualcosa sulla DIETA GAPS qui nel mio blog e sai dove voglio andare a parare (quando finirai quest’articolo ricordati di andare a leggere QUI)
Quante volte ascolto pazienti affetti da “allergia” al nichel (e anche ad altro!) dire:
Se fosse stata una vera allergia dovevano soffrirne dalla nascita…allora cosa è successo?
La nostra flora batterica, il microbiota intestinale, è un micro mondo di batteri “buoni” e “cattivi” che devono mantenersi in equilibrio, in pace tra loro.
Quando la dieta è sbilanciata, quando c’è stress, quando siamo immersi nelle tossine…i “cattivi” prendono il sopravvento, diventano patogeni, e noi ne paghiamo le conseguenze.
È facile in queste condizioni arrivare a riempire subito la “bacinella”, e mandare in tilt il sistema immunitario che reagirà a qualsiasi cosa vede più volte al giorno.
Un cane che si morde la coda…finché non mettiamo un fermo e cerchiamo di riparare i danni fatti.
I sintomi più comuni della disbiosi intestinale sono sempre presenti in questi pazienti, se soffri di allergia al nichel potresti ritrovarti in una o più di queste situazioni:
Sottovalutare questi sintomi nel tempo può portare le tossine e i patogeni dell’intestino a “bucare” le pareti e condurre alla “PERMEABILITA’ INTESTINALE”.
Batteri e tossine possono così migrare dall’intestino fino a tutti i tessuti del nostro corpo, le articolazioni, le ghiandole (tiroide, surrenali, ovaie, pancreas, fegato,…), il sistema nervoso e il cervello.
Le patologie neurologiche, i dolori articolari, i disturbi di ansia/attacchi di panico sono alcune delle manifestazioni della permeabilità intestinale.
Così come altre allergie, ad esempio la celiachia.
Anche qui è molto comune diventare celiaci in tarda età, quindi dare modo al nostro corpo di creare le condizioni critiche per sfociare in VERA allergia verso il glutine.
Ora che ho potuto spiegarti le basi dell’ “allergia” al nichel ti invito a leggere l’articolo consigliato (che puoi leggere QUI) e soprattutto capire perché la DIETA GAPS è efficace contro le allergie, a partire dal RISANAMENTO DELLA SALUTE INTESTINALE.
Qui puoi approfondire cos’è la DIETA GAPS e QUALI ALIMENTI ELIMINARE, puoi anche scaricarti la GUIDA ALLA DIETA GAPS e se desideri puoi fissare una consulenza con me (Ad oggi sono l’unica NUTRIZIONISTA certificata GAPS PRACTITIONER in ITALIA!)
Dott.ssa Caterina Borraccino
Biologa Nutrizionista
Certificata GAPS PRACTITIONER