Sindrome dell’Ovaio Policistico(PCOS) e dieta, spunti ed approfondimenti
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), anche nota come sindrome di Stein-Leventhal o anovulazione iperandrogenica cronica, è una condizione clinica complessa con diversi aspetti fisiologici e endocrinologici. Questa sindrome colpisce principalmente le donne in età riproduttiva e può presentare diverse manifestazioni, coinvolgendo sia il sistema riproduttivo che quello endocrino.
Caratteristiche Principali della PCOS
Alterazioni del Ciclo Mestruale
Irregolarità o amenorrea, indicando problemi nella regolarità del ciclo mestruale.
Alterazioni Endocrinologiche e Metaboliche:
Condizione di anovulazione, che implica l’assenza dell’ovulazione, contribuendo a difficoltà nella fertilità.
Aumento della produzione e della secrezione degli ormoni androgeni (iperandrogenismo), come testosterone e androstenedione.
Obesità Lieve
Presenza di lieve obesità in alcuni casi, sebbene la sindrome possa verificarsi anche in donne in normopeso.
Caratteristiche Ovariche
Le ovaie possono contenere numerose cisti follicolari di dimensioni variabili, conferendo loro un aspetto policistico.
Le ovaie possono essere ingrossate o mantenere dimensioni normali.
Manifestazioni Cliniche Correlate: Iperandrogenismo
Si manifesta con segni come irsutismo (crescita eccessiva di peli), acne e altri segni legati all’eccesso di ormoni androgeni.
Il ruolo cruciale del giusto regime alimentare
Nel trattamento della PCOS, l’approccio dietetico svolge un ruolo chiave. L’obiettivo principale è ridurre il peso corporeo, se eccessivo, e migliorare la sensibilità all’insulina nei tessuti. La gestione del peso è particolarmente rilevante, poiché la perdita di peso è stata dimostrata benefica per alleviare i sintomi della sindrome e favorire la regolarità del ciclo mestruale.
Un approccio alimentare mirato può contribuire a gestire l’insulino-resistenza, elemento spesso correlato alla PCOS. Inoltre, una dieta ricca di antiossidanti e sostanze anti-infiammatorie può contribuire a ridurre l’infiammazione sistemica associata alla sindrome.
In aggiunta, il coinvolgimento del nutrizionista è sempre più riconosciuto nella gestione della PCOS. Lavorando in collaborazione con specialisti come endocrinologi o ginecologi, i nutrizionisti possono personalizzare piani alimentari per adattarsi alle esigenze specifiche di ciascuna paziente, contribuendo a migliorare il quadro clinico complessivo della sindrome dell’ovaio policistico.
Riferimenti Scientifici
Come riportato in uno studio pubblicato su PubMed nel 2020, c’è una correlazione tra i problemi dell’ovaio policistico e il microbiota intestinale.
Recentemente, la correlazione tra il microbiota intestinale (GM) e le malattie metaboliche è diventata un argomento centrale nella ricerca scientifica, portando a nuove idee riguardo all’eziologia e ai meccanismi patologici della PCOS.
Gli studi scientifici indicano che il microbiota intestinale può contribuire alla resistenza insulinica, all’iperandrogenismo, all’infiammazione cronica e alla sindrome metabolica (obesità, diabete). Esso potrebbe influenzare lo sviluppo della PCOS agendo su vari processi, come l’assorbimento energetico, le vie degli acidi grassi a catena corta (SCFA), lipopolisaccaridi, colina e acidi biliari, la permeabilità intestinale e l’asse intestino-cervello.
Questi risultati scientifici sottolineano l’importanza del ruolo del microbiota intestinale nella PCOS e suggeriscono che la gestione della sindrome potrebbe includere strategie volte a modulare il GM. Nel contesto del trattamento della PCOS, l’utilizzo di trapianti fecali del microbiota, l’integrazione con prebiotici e l’impiego di medicine tradizionali cinesi possono essere considerati per regolare il microbiota intestinale e trattare le disfunzioni associate.
La GAPS alleato nel controllo della PCOS
Il Protocollo GAPS, svolgendo un ruolo di riequilibratore del microbiota intestinale, emerge come un alleato efficace nel contrastare i sintomi della sindrome da Ovaio Policistico. In questa prospettiva, l’adozione del regime alimentare GAPS costituisce una potenziale soluzione aggiuntiva per mitigare i sintomi, il dolore e i disagi associati a questa patologia.
Fonti:
UpToDate
American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG)
National Institute of Child Health and Human Development (NICHD)
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32109968/
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